Se avete la necessità di conoscere la maggior parte delle informazioni che riguardano la richiesta di prestiti chirografari, allora questa guida può fare esattamente al caso vostro. Potete trovare delle informazioni utili su che cosa sono i prestiti chirografari, a chi sono rivolti e quale garanzie sono necessarie da dimostrare per l’accesso al credito, oltre che le somme erogate e i tempi di rimborso previsti.
Prestiti chirografari: cosa sono e a chi sono destinati
I prestiti chirografari sono dei finanziamenti il cui nome viene dal greco e significa “scritto a mano”, ovvero “firmato”. È un finanziamento che infatti prevede come unica garanzia da dimostrare ai creditori la firma su un documento, vale a dire sul contratto del prestito. È possibile richiedere un prestito chirografario disponendo per l’appunto della garanzia della vostra firma su un documento impegnandovi così a saldare in modo regolare e puntuale tutte le rate mensili che sono previste nel piano di rientro della liquidità che avete ricevuto in prestito. Per accedere ad un prestito chirografario occorre avere:
- un’età compresa tra i 18 e i 75 anni;
- un reddito da lavoro dipendente, possibilmente a tempo indeterminato;
- una buona affidabilità creditizia, ovvero non essere presente all’interno della lista nera della centrale rischi finanziari, il tanto temuto Crif;
- non essere impegnato nel rimborso di altri finanziamenti in corso, in modo tale da non indebitarsi eccessivamente ed essere sicuri di provvedere al rimborso del prestito entro i tempi stabiliti.
Il prestito chirografario può essere richiesto sia da persone fisiche anche da persone giuridiche. Può essere richiesto sia per motivazioni finalizzate ad esempio alla ristrutturazione della propria casa oppure per l’installazione di impianti fotovoltaici o che prevedono l’ammodernamento ecologico della propria abitazione, ma anche in modo non finalizzato, per usare la liquidità in completa libertà.
Importi, durata e tassi
I prestiti chirografari, come abbiamo detto poco fa, possono essere richiesti sia dalle persone fisiche che anche dalle personalità giuridiche, vale a dire a favore delle imprese. A seconda delle tipologie di richiedenti, prevedono dei limiti per quanto riguarda gli importi massimi che si possono erogare. Le persone fisiche possono richiedere fino a 75000€ con un prestito chirografario, mentre le aziende possono richiedere fino a 120000€. Per i prestiti chirografari, è previsto inoltre un limite per quanto riguarda le tempistiche relative al piano di rientro della liquidità ottenuta in prestito.
Le rate mensili di rimborso del finanziamento possono essere diluite nel tempo, ma per un tempo non superiore ai 10 anni, per cui il numero massimo delle rate sarà di 120. Come per tutti i finanziamenti, anche nel caso dei prestiti chirografari bisogna stare attenti ai tassi di interesse previsti. Dal momento che si tratta infatti di un finanziamento che prevede la necessità di presentare poche garanzie, i creditori spesso si tutelano applicando tassi di interesse maggiorati rispetto ai prestiti tradizionali.
I tassi di interesse sono quindi più elevati rispetto soprattutto ai prestiti personali e talvolta possono arrivare anche fino al 14%. Se si desidera accedere ad un prestito chirografario con un basso tasso di interesse è opportuno, se possibile, richiedere di usufruire del rimborso con cessione del quinto.
Tipologie di piani di ammortamento
Un altro aspetto importante da valutare dei prestiti chirografari riguarda i piani di rimborso previsti, quelli che vengono definiti per l’appunto piani di ammortamento. In linea di massima, si distinguono tre tipi diversi di piani di ammortamento:
- rimborso con contratto semplice: è previsto il versamento delle rate mensili con importi uguali per tutta la durata del rimborso;
- rimborso con rata pesante: è previsto il versamento di una maxi rata iniziale o finale durante il periodo di rimborso;
- rimborso con ammortamento differito, il quale permette di posticipare il versamento della prima rata rispetto al momento dell’accesso al prestito.