Prestiti infruttiferi: cosa sono e come funzionano

Alcuni tra i prestiti oggi presenti in circolazione sono quelli infruttiferi. Sono finanziamenti che portano questo nome dal momento che non fruttano interessi nel corso del tempo. È un finanziamento che permette uno scambio di denaro tra soggetti che hanno una relazione stretta fra loro, come nel caso di familiari, soci o amici, i quali per l’appunto non prevedono l’applicazione di interessi aggiuntivi che vanno a gravare sul costo complessivo del finanziamento stesso.

Prestito infruttifero: di cosa si tratta

Il prestito infruttifero è un finanziamento erogato tra soggetti privati. Questi prestiti permettono di scambiare denaro tra soggetti vicini fra loro, tra cui familiari, amici o soci e non prevedono l’applicazione di interessi. Il prestito infruttifero viene erogato in modo occasionale a persone di fiducia, le quali promettono il rimborso della liquidità che abbiamo concesso in prestito entro certi termini che sono stati pattuiti in fase di contrattazione del prestito. Non sono dei prestiti concessi in quantità elevate dal fisco, ma soltanto occasionalmente tra soggetti che già si conoscono, dal momento che fanno parte della stessa cerchia familiare o di amici.

Se si fa richiesta di un prestito infruttifero tra soggetti sconosciuti fra loro, specialmente se richiesto in modo abituale, sicuramente il fisco non dà il via libera per la concessione del credito. Potrebbe trattarsi infatti di un procedimento illegale che può prevedere anche il riciclaggio di denaro di provenienza illecita oppure altre pratiche che vanno oltre i limiti legali dell’usura. Ecco perché i prestiti infruttiferi sono forme di credito concesse solo in modo saltuario a parenti stretti, conviventi o amici.

Sono dei prestiti informali per cui non necessitano di spese accessorie, né di una fase di istruttoria. In alcuni casi, può essere prevista la necessità di disciplinare questi prestiti tramite una scrittura privata redatta dai due soggetti principali, vale a dire il prestatore e il prestatario. Per la richiesta di un prestito infruttifero, è sempre consigliata la redazione di una scrittura privata, così da far assumere al finanziamento un valore legale da far valere in caso di insolvenza economica da parte del debitore del prestito.

Come avviene il rimborso

Il debitore di un prestito infruttifero dovrà provvedere al rimborso della somma ottenuta in prestito senza però l’aggiunta dei tassi di interesse. Il rimborso tramite rate mensili prevede quindi solo una quota capitale, mentre la quota degli interessi, presente nei prestiti tradizionali sotto forma di Tan e di Taeg, non è prevista. Il prestito infruttifero è quindi una forma di credito diversa dai finanziamenti a rate tradizionali. Questi prestiti possono essere diluiti attraverso il versamento di rate pluriennali prefissate e facendo appello a prospetti di rateizzazione stabiliti preliminarmente, prima ancora della concessione del prestito.

Anche i prestiti infruttiferi prevedono infatti uno specifico piano di ammortamento con rate mensili a scadenza concordata. Spesso non sono previsti nemmeno dei vincoli temporali, sebbene alcuni prestatori desiderino avere un’idea del dei tempi di rientro della liquidità concessa in prestito.

Tipologie di prestiti infruttiferi

Oggi non esiste una sola tipologia di prestito infruttifero, ma più tipi che si possono richiedere, sebbene non siano regolamentati come gli altri tipi di finanziamenti disponibili sul mercato economico. Possono quindi essere richiesti anche senza la mediazione di consulenti bancari o finanziari. Questi prestiti sono disponibili in più varianti.

È possibile ad esempio richiedere un prestito infruttifero tramite rimborso con cambiali, le quali vanno a sostituire il pagamento delle classiche rate mensili. In questi prestiti occorre sottoscrivere le cambiali oppure presentare una causale di bonifico per rendere tracciabile il versamento delle rate mensili. In alternativa, è possibile optare per i prestiti infruttiferi epistolari, i quali vengono avviati per corrispondenza e che sono gestiti per posta.